Uvaggio classico toscano, trebbiano e malvasia con prevalenza del primo vitigno. Una settimana di macerazione sulle bucce. Oro antico nel bicchiere, quasi a ricordare le rotte della malvasia nell’antichità. Al naso è spezia di sottofondo, la susina gialla, assieme alla pesca sempre gialla e matura, fanno capolino a sbuffi. Potenza allo stato puro in bocca, senza fronzoli o ciccia inutile. Sapido quasi salino, bella acidità integrata, lungo il finale.
Un vino che ti fodera la bocca, mai stucchevole o eccessivo, intenso senza essere obeso. Pronto da bere, potete invecchiarlo per parecchi anni (anche un decennio se avete la pazienza) e non potrà che migliorare ulteriormente. Abbinatelo a pesci al forno, formaggi di media stagionatura evitando il parmigiano, primi importanti senza pomodoro aggiunto. Oppure a merenda con veri salumi toscani, meglio se di cinta.
Concludendo un bianco toscano di alto livello, senza scorciatoie internazionali, adatto ad un lungo invecchiamento. Perfetto pure per la vendita a bicchiere, dura tranquillamente tre giorni senza particolari accorgimenti.
Suolo: terreni derivati da calcari marnosi di tipo alberese, scisti argillosi ed arenarie
Vitigno: Trebbiano toscano 80%, Malvasia del Chianti 20%.
Estensione del vigneto: 1.5 ha. Lavorato in biodinamica.
Tipo d’impianto: Guyot
Densità media ceppi per ha: 2778
Età media del vigneto: 40 anni
Produzione media per ettaro: 33.0 quintali
Vendemmia: raccolta manuale 100%. Prima decade di ottobre, uve sovramature.
Vinificazione: Diraspatura, leggera macerazione a temperatura controllata, fermentazione spontanea in tini di cemento e malolattica in tonneaux da 350 l. di rovere di Allier e affinamento negli stessi sulle fecce fini per 12/18 mesi, e poi almeno 6 mesi in bottiglia. Nessuna chiarifica e filtrazione.
Solforosa totale (SO2): 56.0 mg/l
Bottiglie prodotte: ca. 2500